La macchina, l’uomo, il sogno, la tragedia

frankForse per caso, sperduto tra mille novità, o tra utili ripescaggi in bilico tra sogno è realtà, esiste un primo costruttore di insoliti ed interessanti aggeggi ed invenzioni, che usa energie naturali che aiutano e sviluppano stati di coscienza più elevati: si tratta di Lord Frankenstein, geniale personaggio portato alla conoscenza del mondo da Mary Shelley con un libro finto romanzo ma rigorosamente scientifico: Frankenstein, or the Modern Prometeus del 1818.
Tentativo di romanzo gotico, secondo la voga del tempo, attua, invece, una contestazione radicale del magico e del sovrannaturale, facendo nascere il senso del meraviglioso non dall’ultraterreno ma dal contesto scientifico.
Il mostro creato dalle imprudenti sperimentazioni del professor Frankenstein è costruito con reperti anatomici, ed è animato grazie alla grande scoperta scientifica dell’epoca: la forza elettrica (Galvani, 25 anni prima aveva dimostrato che l’elettricità può far muovere i muscoli, e Volta 19 anni prima, aveva fabbricato la pila).
Frankenstein, primo uomo artificiale scientificamente concepito, è il punto di saldatura tra la tradizione magico-fantastica della mandragola, del golem, dell’homunculus e la nascente ricerca scientifica.
È una grottesca caricatura dell’immagine umana, perché il golem rabbinico e l’homunculus degli alchimisti, da cui discende, erano immagini dell’uomo raccolte in uno specchio deformante.
Cova entro di sé i semi della ribellione, perché nei confronti della società umana si vede come un corpo estraneo. È più forte dell’uomo, più resistente, più agile perché è una creatura scientifica, nata in ossequio alla pretesa della ragione di perfezionare la natura.
Dal diario di Lord Frankenstein: “… Feci delle ricerche in anatomia, chirurgia, criminologia, usanze antiche e moderne di sepoltura e di elettrodinamica. Scoprii che c’erano sei modi di tagliare il cranio. Scelsi il più facile, cioè tagliare la cima del cranio come fosse il coperchio di una pentola … Questa è la ragione per cui ho deciso di fare la testa della creatura quadrata e piatta come una scatola, e di incidere quella grossa cicatrice attraverso la fronte e di inserire morse metalliche per tenerla assieme. Le due barrette di metallo che escono dal collo sono prese elettriche … Avevo letto che gli egiziani legavano mani e piedi di certi criminali e li seppellivano vivi. Quando dopo la morte il sangue diventava acqua, scorreva nelle estremità ed ingrossava mani, piedi e faccia a proporzioni anormali. Pensai che potesse essere una buona idea per la creatura, dal momento che pensavo di costruirlo con cadaveri di criminali …

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