Raoul Vaneigem. Solo, come resta solo il blouson noir che incendia una chiesa

ma-31903129-WEBCome la folla, la droga e il sentimento amoroso, l’alcool possiede il privilegio di stregare lo spirito più lucido. Grazie ad esso il muro di cemento dell’isolamento sembra un muro di carta che gli attori strappano a loro piacimento, perché l’alcool pone tutto su un piano teatrale intimo. Illusione generosa che uccide tanto più sicuramente.

In un bar soporifero dove le persone s’annoiano, un giovane ubriaco rompe il bicchiere, afferra una bottiglia e la fracassa contro un muro. Nessuno si scompone. Deluso nelle sue aspettative il giovanotto si lascia sbattere fuori.
Eppure il suo gesto era virtualmente in tutte le teste. È stato il solo a concretizzarlo, lui solo ha varcato la prima barriera radioattiva dell’isolamento: l’isolamento interiore, questa separazione introvertita del mondo esterno e dell’io.
Nessuno ha risposto a un segno che egli aveva creduto esplicito. È rimasto solo come resta solo il blouson noir che incendia una chiesa o uccide un poliziotto, in accordo con se stesso, ma votato all’esilio finché gli altri vivono esiliati dalla loro stessa esistenza. Non è sfuggito al campo magnetico dell’isolamento, eccolo bloccato nell’assenza di gravità. Tuttavia, dal fondo dell’indifferenza che raccoglie, percepisce meglio le sfumature del suo grido. Anche se questa rivelazione lo tortura, sa che bisognerà ricominciare con un altro tono, con più forza. Con maggior coerenza.
Non esisterà che una comune dannazione finché ogni essere isolato rifiuterà di capire che un gesto di libertà, per quanto debole e maldestro, è sempre portatore di una comunicazione autentica, di un appropriato messaggio personale. La repressione che colpisce il ribelle libertario s’abbatte su tutti gli uomini. Il sangue di tutti gli uomini cola insieme al sangue dei Durruti assassinati. Ovunque la libertà arretra di un pollice, essa accresce cento volte ll peso dell’ordine delle cose. Esclusi dalla partecipazione autentica, i gesti dell’uomo si fuorviano nella fragile illusione di essere insieme oppure nel suo opposto, Il rifiuto brutale e assoluto del sociale. Essi oscillano da un’ipotesi all’altra in un movimento di bilanciere che fa scorrere le ore sul quadrante della morte. (Raoul Vaneigem Trattato del saper vivere)

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