Archivi categoria: General

Peret. Disperdere la pretaglia e perseguitarla nei suoi ultimi rifugi

A partire dal 10 maggio 1931, a Madrid, Cordova, Siviglia, Bilbao, Alicante,  Malaga, Granada, Valencia, Algesiras, San Roque, La Linea, Cadice, Arcos de la Frontera, Huelva, Badajos, ]eres, Almeria, Murcia, Gijon, Teruel, Santander, La Coruña, Santa Fé, ecc., la folla … Continua a leggere

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Zerzan. Il crepuscolo delle macchine. Introduzione all’edizione italiana

Nei pochi anni trascorsi dalla prima uscita de Il crepuscolo delle macchine, cominciamo con ogni probabilità ad assistere al crepuscolo effettivo del paradigma tecno-industriale, o almeno ai suoi primi segnali. Il disastro crescente è chiaramente visibile. Ci sono le singole … Continua a leggere

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TOMORROW NEVER KNOWS The Beatles

Mentre Harrison si dedicava alla musica indiana, e McCartney alla musica classica, Lennon aveva cominciato a interessarsi all’esplorazione del suo “spazio interno” mentale per mezzo dell’LSD. Poiché in Inghilterra, nel 1966, non esisteva una “cultura dell’acido”, Lennon non disponeva di … Continua a leggere

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Raoul Vaneigem. Note preliminari al progetto di costruzione di Oarystis, la città dei desideri

La concezione della città trae la sua ispirazione dal mondo dell’infanzia e della femminilità in procinto di emanciparsi dalle sue oppressioni secolari. Accorda dunque la preminenza al piacere di giocare, alla passione di creare e a quella felicità di essere … Continua a leggere

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Gordon Wasson: io sono il responsabile

Mai María Sabina mi ha rimproverato di aver fatto conoscere al mondo i funghi e le sue qualità di «Sabia». Ma non senza dispiacere leggo le sue parole: «Prima di Wasson, io sentivo che i niños santos mi innalzavano. Ora … Continua a leggere

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L’orologio ovvero il tempo uguale denaro

Nell’esatto momento in cui la rivoluzione industriale ha richiesto una maggiore sincronizzazione del lavoro, nasce l’esigenza dell’orologio. Il piccolo congegno che regola i nuovi ritmi della vita industriale rappresenta allo stesso tempo uno dei bisogni più urgenti tra quelli indotti … Continua a leggere

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Che sei venuto a fare, qui a casa mia? Tra il mio popolo?

Per capire, seppur alla lontana, che cos’è il Peyote per un indiano Huichol, bisogna proprio andare nel deserto a nord di San Luis Potosíz là, al freddo, bisogna mangiare questo piccolo cactus, che i botanici chiamano pomposamente Lophophora williamsii, sentirlo … Continua a leggere

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L’eco-dittatura che verrà

C’è chi resiste ad accettare la convenienza della Catastrofe; e, non potendo credere nella capacità di ammenda del capitalismo —capacità di porsi dei limiti, di porre il freno, di “smettere di essere sé stesso”—, appoggia una “eco-tirannia”, una “eco-dittatura”: obbligare … Continua a leggere

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La prima volta di Maria Sabina

Senza pensarci molto, portai i funghi alla bocca e li masticai. Il loro sapore non era gradevole; al contrario: erano amari, sapevano di radice, di terra. Li marigiai tutti interi. Mia sorella María Ana, che mi stava osservando, aveva fatto la stessa cosa. Dopo … Continua a leggere

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Il paradiso in terra dei gesuiti

Il comunismo da caserma, l’illibertà e il pensiero unico non furono invenzioni bolsceviche; i kolcoz non nacquero negli anni venti dell’altro secolo. A precedere di qualche tempo leninisti e stalinisti fu (naturalmente) la Chiesa. I gesuiti infatti, riuscirono a fondare … Continua a leggere

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