Secondo la morale corrente [il furto] è un grande crimine, il quale, nondimeno, ci riporta direttamente alle leggi della natura. Ma il cosiddetto “furtarello quotidiano” è veramente un crimine stando a questi princìpi naturali? In maniera frettolosa si sarebbe tentati di rispondere che simili questioni non sono ammissibili, in quanto potrebero condurre a un sovvertimento sociale generale. Ma ci si tranquillizzi! Se diamo per scontato che il furto é un vizio, non vi è di tanto criminale quanto questa cosiddetta “società civile” che spinge tutti i suoi cittadini a essere dei ladri camuffati. Noi invece proponiamo e opponiamo ad essa un ordine in cui i cittadini, pur avendo il permesso assoluto di rubare, non si sognerebbero mai, neppure lontanamente, di darsi al furto: un ordine, cioè, in cui lo stesso interesse comune spingerebbe tutti a guardare con orrore a quel vizio che la morale civile, pur con tutti i suoi metodi coercitivi, è riuscita a rendere pratica segreta generalizzata. […] La tendenza al furto [è] ben radicata nelle due classi estreme: presso i selvaggi di Natura e i potenti di Civiltà; quanto alle classi intermedie, se esse non rubano è semplicemente perché non ne hanno la possibilità: giacché tutti quelli che hanno i mezzi per farlo, tra gli altri, in primis, i commercianti, non se ne fanno alcuno scrupolo convinti come sono che qualsiasi cosa è buona da sottrarre. Bisognerebbe, quindi, se il furto è veramente un delitto, far impiccare tutti i Civilizzati, una metà in quanto ladri di fatto e un’altra metà in quanto ladri intenzionali. Vedremo ora come in Armonia questa passione viene integrata passivamente, additandola al disprezzo generale e vanificandola come inutile. In regime di Armonia tale vizio sarà affrontato col metodo dell’integrazione passiva, che consiste nel tollerarlo al punto da far insorgere nei confronti di questa passione viziosa un sincero disprezzo. […] In generale, il furto cessa là dove cessa il bisogno e dove l’uomo interviene a rendere nulla la passione del furto. Sono questi i due criteri integratori che saranno impiegati sistematicamente in Armonia. La quale, inoltre, utilizzando la misura del minimo garantito e il concetto della onesta reputazione, arriva a neutralizzare a tal punto la passione innata del furto che, senza bisogno di scoraggiarne la pratica, può anche permettersi di non decretarne il divieto. […] Porre come nostra premessa che ogni abitante d’Armonia conserva il diritto di rubare senza mai abusarne, vuol dire mettersi doppiamente in urto con i pregiudizi dei civilizzati. Poiché questi signori considerano e mettono nel rango dei crimini il furto che, pur tuttavia, essi praticano con la massima audacia. Non dovrebbero prendersela tanto per un diritto a cui, in fondo, danno in segreto la loro preferenza rispetto a tutti gli altri consentiti dalla Carta dei diritti. Ma la cosa che soprattutto li scioccherà è l’affermazione che un Armoniano non si dedica affatto a praticare il furto sebbene gli sia pienamente riconosciuto il diritto. Ed esaminiamo ora quali sono le contropartite che lo distrarranno del tutto dalla voglia di rubare. (continua)
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Archivi
- Ottobre 2024 (2)
- Agosto 2024 (1)
- Luglio 2024 (1)
- Maggio 2024 (2)
- Aprile 2024 (2)
- Marzo 2024 (1)
- Febbraio 2024 (1)
- Gennaio 2024 (2)
- Dicembre 2023 (1)
- Novembre 2023 (1)
- Ottobre 2023 (1)
- Settembre 2023 (2)
- Giugno 2023 (2)
- Maggio 2023 (1)
- Aprile 2023 (2)
- Marzo 2023 (2)
- Febbraio 2023 (1)
- Gennaio 2023 (1)
- Dicembre 2022 (2)
- Novembre 2022 (2)
- Ottobre 2022 (2)
- Settembre 2022 (1)
- Luglio 2022 (1)
- Giugno 2022 (2)
- Maggio 2022 (3)
- Aprile 2022 (2)
- Marzo 2022 (1)
- Febbraio 2022 (3)
- Gennaio 2022 (3)
- Ottobre 2021 (1)
- Settembre 2021 (1)
- Luglio 2021 (1)
- Giugno 2021 (1)
- Maggio 2021 (1)
- Aprile 2021 (1)
- Marzo 2021 (1)
- Febbraio 2021 (1)
- Gennaio 2021 (1)
- Dicembre 2020 (2)
- Novembre 2020 (2)
- Ottobre 2020 (1)
- Giugno 2020 (1)
- Maggio 2020 (1)
- Aprile 2020 (1)
- Febbraio 2020 (2)
- Gennaio 2020 (1)
- Dicembre 2019 (1)
- Novembre 2019 (2)
- Ottobre 2019 (1)
- Settembre 2019 (1)
- Giugno 2019 (1)
- Maggio 2019 (1)
- Aprile 2019 (1)
- Marzo 2019 (2)
- Gennaio 2019 (1)
- Dicembre 2018 (1)
- Novembre 2018 (2)
- Novembre 2017 (1)
- Maggio 2017 (1)
- Marzo 2017 (2)
- Febbraio 2017 (1)
- Gennaio 2017 (1)
- Dicembre 2016 (1)
- Novembre 2016 (1)
- Ottobre 2016 (2)
- Luglio 2016 (1)
- Maggio 2016 (3)
- Aprile 2016 (1)
- Marzo 2016 (3)
- Febbraio 2016 (2)
- Gennaio 2016 (2)
- Dicembre 2015 (3)
- Novembre 2015 (3)
- Ottobre 2015 (2)
- Settembre 2015 (4)
- Luglio 2015 (3)
- Giugno 2015 (2)
- Maggio 2015 (3)
- Aprile 2015 (2)
- Marzo 2015 (2)
- Febbraio 2015 (2)
- Gennaio 2015 (2)
- Dicembre 2014 (1)
- Novembre 2014 (3)
- Ottobre 2014 (5)
- Settembre 2014 (5)
- Luglio 2014 (5)
- Giugno 2014 (7)
- Maggio 2014 (7)
- Aprile 2014 (9)
- Marzo 2014 (9)
- Febbraio 2014 (7)
- Gennaio 2014 (9)
- Dicembre 2013 (8)
- Novembre 2013 (8)
- Ottobre 2013 (9)
- Settembre 2013 (9)
- Agosto 2013 (4)
- Luglio 2013 (9)
- Giugno 2013 (8)
- Maggio 2013 (10)
- Aprile 2013 (14)
- Marzo 2013 (13)
- Febbraio 2013 (16)
- Gennaio 2013 (17)
- Dicembre 2012 (17)
- Novembre 2012 (17)
- Ottobre 2012 (16)
Categorie
- '68 e dintorni (49)
- Carcere (25)
- Critica Radicale (168)
- General (264)
- Guy Debord (17)
- Internazionale Sitazionista (36)
- Musica (26)
- Nautilus (118)
- Poesia (27)
- Raoul Vaneigem (14)
- Stati di coscienza modificati (76)