Azione diretta, due parole!

bresci“Azione individuale o collettiva esercitata contro l’avversario sociale con i soli mezzi dell’individuo o del gruppo”(Enciclopedia Anarchica) – mentre l’azione parlamentare , o indiretta, ha luogo sul terreno detto legale tramite le formazioni politiche e i loro eletti. Un operaio, un sindacato, che rivendicano, discutono col padrone, fanno azione diretta. Questa può essere legale o illegale, difensiva o preventiva; senza escludere il ricorso alla violenza, non è necessariamente violenta. In periodo rivoluzionario, lo sciopero insurrezionale rappresenta la forma estrema dell’azione diretta, dato che il suo scopo è quello di permettere alla classe operaia di impadronirsi degli strumenti di produzione e di scambio. In questo caso, necessariamente violenta, diventa il primo atto politico del proletariato che instaura la proprietà collettiva.
Rivendicazioni, manifestazioni, scioperi, sabotaggi sono tutte forme dell’azione diretta che seguono la storia del movimento operaio. La storia del movimento anarchico, da parte sua, mette in rilievo atti individuali di azione diretta che, pur senza attaccare direttamente lo stesso regime, hanno posto in stato di insicurezza uno o l’altro dei rappresentanti dello Stato, del suo apparato giudiziario o poliziesco, e dell’ordine borghese.

Questa voce è stata pubblicata in General, Nautilus e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.