Ralph Rumney è stato tra i fondatori dell’Internazionale situazionista e, come quasi tutti i fondatori del gruppo, espulso da Debord. In un’intervista, alla domanda su quali fossero i rapporti tra Debord e gli altri situazionisti rispose: “C’era un’amicizia assai stretta, eppure questo non ha impedito le espulsioni. I due pittori che io chiamo i predecessori, Dufrene e Wolman furono esclusi in modo brutale. Mi domando se Dufrene si sia mai ñpreso. Mi ricordo di avere incontrato Debord poco dopo a Parigi, e mi disse: «sai ho incontrato Dufrene per strada, gli ho detto “ciao, a partire da oggi non ti livolgerò mai più la parola”. Dufrene, che considerava Debord come il suo migliore amico, c’è rimasto assai male. Wolman che era stato il delegato lettrista mandato in avanscoperta ad Alba per il congresso del ’56 fu escluso subito dopo. Lui anche l’ha presa male, credo per tutta la vita. E’ che non eri soltanto escluso dall’amicizia di Debord, ma anche da un gruppo di amici stretti. lo fui escluso per primo. Ma Debord aveva un’impazienza, lui ha preso una direzione e tutti noi esclusi un’altra, ma abbiamo continuato. Non è certo perché uno è scomunicato che cambia camicia. Sono critico nei confronti di Guy ma lo rispetto moltissimo e lo tengo in altissima stima, e non ho voglia di fare pettegolezzi, ognuno ha i suoi difetti e anche Guy ne aveva. Comunque, senza animosità. Devo dire che progressivamente Debord si è circondato di gente di mediocrità crescente, credo, per non sentirsi minacciato, doveva essere molto meno sicuro di sé di quanto non appaia negli scritti.
Insomma, dispiace dirlo, ma alla fine della sua vita la gente che era attorno a lui io trovo diflicile stimarla. E un po’ crudele questo, ma non voglio togliere niente a quello che ha fatto Debord, che è grandissimo”. Ralph Rumney
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