Nessun singolo individuo aveva dato vita al blues, il blues era emerso in tutti gli Stati meridionali allo stesso tempo: Mississippi, Alabama, Georgia, Louisiana, Texas e cosi via; centinaia di cantanti anonimi o dimenticati, raccoglitori di cotone, lavoratori delle dighe e degli argini, delle segherie, dei campi di trementina, scaricatori e braccianti agricoli, cantavano e suonavano il blues da soli o in gruppo, al lavoro o nel tempo libero. Il blues si caratterizzò alle origini come l’espressione di sentimenti individuali, come un racconto personale di estrema semplicità. C’è chi dice che il blues cominciò nel 1903, altri dicono nel 1890 o nel 1902, e comunque attorno a questi anni. Nel 1960 James Butch Cage disse: «Il blues risale ai tempi della schiavitù. Quando eravamo schiavi – voglio dire la gente di colore – mangiavamo ossi e cotenna di maiale. Ecco cosa si mangiava allora, e i bianchi si pappavano tutta la ciccia. Erano tempi duri, e ci facevano su delle canzoni. Mia mamma me le insegnava; non era mica una schiava, lei, ma mia nonna si, e cantavano:
«Negretto nero, piedi neri e occhi lucenti,
tutto nero fino all’osso, coscette di caucciù.
Fallo girare, quel negro, e picchialo sulla zucca,
dicono i bianchi “Lo facciamo secco, quel negro”.
I bianchi mangiano il maiale in casseruola,
i negri niente bene, ne prendono cosí poco,
e Zio Spadino-Trafficone si pappa il grasso, e fa:
“Voi state su, al mattino, e io ho finito già!”
Io, negretto nero, starò bene attento a me stesso,
porterò sempre un rasoio bello grande e una pistola nella giacca.
Fai girare quel negro e picchialo sulla zucca,
dicono i bianchi: “Lo facciamo secco, quel negro!”».
Un altro blues singer, Booker White, è della stessa opinione. «Volete sapere da dove viene il blues. Il blues viene dal didietro del mulo. Be’, oggi puoi avere il blues anche seduto a mangiare, ma il blues è stato fondato camminando dietro un mulo ai tempi della schiavitù.»
Ma come forma musicale o come genere di canzone, il blues non viene .dai tempi della schiavitù. Nessuno schiavo cantava quel che oggi si chiama blues, e il termine blues non era usato in riferimento alla musica.
La vita dei negri in America è stata segnata fondamentalmente dall’esperienza razziale della schiavitù; il ricordo della schiavitù forzata del passato ha modellato atteggiamenti, suoni e modi di sentire nel presente, e ha condizionato la posizione dei negri d’America nel mondo. Dalla fine della schiavitù le comunità nere hanno cercato una loro identità in rapporto alla cultura bianca, a se stessi e al loro passato, e gran parte di quella ricerca è dominata dal ricordo della schiavitù e delle sue implicazioni.
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