Nella cultura popolare, l’Amanita muscaria è stata usata e si usa tuttora come insetticida, alimento e medicina. Per quanto riguarda l’uso come insetticida, esso è citato fin dal Medioevo. In tempi recenti quest’uso è stato registrato soprattutto in Europa. L’uso come alimento è perlopiù rimasto legato a situazioni di emergenza, come carestie e guerre. In passato il fungo si mangiava in diverse regioni italiane, in Francia e tra Repubblica Ceca e Germania, mentre per altri continenti citiamo il Nord America, Messico e Giappone. Nella medicina tradizionale, il fungo si impiegava come analgesico, antinfiammatorio, ansiolitico, sonnifero, stimolante e per alleviare la fatica, soprattutto in Siberia e in Europa. Per la medicina moderna, la ricerca farmacologica si è recentemente focalizzata sul muscimolo e suoi analoghi, in quanto i recettori di questo principio attivo sono coinvolti nelle nevrosi d’ansia, attacchi di panico, morbo di Parkinson, corea di Huntington, epilessia e schizofrenia, oltre che sul microdosing. Altri composti presenti nel fungo potrebbero trovare applicazione in micoterapia. Citiamo anche l’uso in omeopatia umana e veterinaria. L’Amanita muscaria è una presenza comune nelle fiabe di diversi paesi, sia antropomorfizzata in un personaggio (il quale spesso porta un cappello rosso) che come elemento dell’ambientazione, in contesti sia positivi che negativi. Il personaggio più noto associato al fungo è Cappucetto Rosso, ma citiamo anche Santa Claus (Babbo Natale), la strega delle fiabe russe Baba Yaga e il folletto giapponese Tengu, oltre a fate, elfi, folletti vari e gnomi, in associazione con la magia e il possesso di poteri particolari. Nel corso del tempo, questa ricchezza etnomicologica ha esercitato un’influenza che ritroviamo nella cultura moderna. In quest’ultima, l’ Amanita muscaria è rappresentata su biglietti e cartoline di auguri di compleanno e per il nuovo anno (eventualmente insieme ad altri simboli di fortuna come il ferro di cavallo e il quadrifoglio) e nelle decorazioni natalizie, anche associata allo spazzacamino. In fumetti e cartoni animati troviamo spesso questo fungo, così come in giochi per bambini (per esempio caleidoscopi) e videogiochi. Decorazioni per giardini riproducono la forma e i colori dell’Amanita muscaria (come vasi e gnomi), diverse ricette di cucina propongono i colori tipici del fungo, spesso associati alle uova, e anche la musica sfrutta la sua iconografia, come il genere Ps-Trance, così come la cultura psichedelica underground Le forme e i colori dell’Amanita muscaria si ritrovano anche in altri oggetti, per esempio i fuochi d’artificio, mentre in passato ricordiamo un’associazione con gli Ebrei. In tutti questi casi l’Amanita muscaria rimanda alla simpatia, buona fortuna, energia, visione del mondo modificata e astrazione dalla realtà in senso giocoso, confronto con l’effetto inebriante di altre sostanze, musica ispirata dai suoi effetti e a un significato negativo.
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