Nello sforzo di ottenere il controllo totale d’ogni aspetto dell’esistenza, l’ordine dominante ha iniziato ad accelerare lo sviluppo di tecnologie che manipolano la materia su scala nanometrica. Si tratta di milionesimi di millimetro. A questo livello, quello degli atomi e delle molecole, delle proteine, dei composti di carbonio, del DNA e simili, la differenza tra vivente e non vivente può iniziare a farsi confusa e molte proposte riguardanti questa tecnologia si basano su questa confusione. La nanotecnologia crea nuovi prodotti con la manipolazione di molecole, atomi e particelle subatomiche. Mentre la biotecnologia manipola la struttura del DNA per creare nuovi organismi attraverso la ricombinazione dei geni, la nanotecnologia va oltre spezzando la materia in atomi che poi possono essere ricombinati per creare nuovi materiali che sono, nel vero senso della parola, creati atomo per atomo. Al momento si stanno concentrando sull’atomo del carbonio, ma gli scienziati vorrebbero avere sotto controllo ogni singolo elemento della Tavola Periodica, per disporne a piacimento. Questo permetterebbe loro di combinare le caratteristiche (colore, resistenza, punto di fusione, ecc.) in modi sinora sconosciuti.
La nanotecnologia crea le più minuscole mostruosità capaci degli orrori più grandi, poiché sono capaci di portare il sistema del controllo sociale direttamente nei nostri corpi. In alcuni luoghi le mostruosità prodotte da queste tecnologie saranno forse provviste di un’etichetta, affinché ci sia sempre la possibilità di scelta. Non possiamo far finta che ci sia uno spazio per un dialogo. Questa è la dimostrazione evidente da parte dei padroni del mondo del fatto che il mantenimento della pace sociale è un atto di guerra contro ogni essere sfruttato e spossessato. Per quelli tra noi che desiderano creare la propria vita secondo i propri modi di vedere, per chi desidera rimanere un individuo umano capace di ogni sorta di azione autonoma, è necessario agire in modo distruttivo contro l’intero sistema del controllo sociale, contro la totalità di questa civilizzazione nella quale le macchine cavalcano le persone e le persone si trasformano lentamente in macchine.
Noi dobbiamo riconoscere questi sviluppi per quello che sono, un’altra rapina delle nostre vite, un attacco ad ogni nostra residua capacità d’autodeterminazione.
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