La menzogna politica non ha niente di nuovo, ma la prospettiva di catastrofi nucleari le ha fornito una nuova dimensione (la chimica sta per colmare il suo ritardo e l’accoppiata chimica-nucleare non fa parte del mondo della finzione). Non sono più i politici ad essere i grandi bugiardi, del resto le loro menzogne non hanno alcuna importanza, ci si è fatta l’abitudine. Con il nucleare i “cittadini” sono diventati molto più esigenti e ormai sono degli esperti di ogni tipo che hanno preso il testimone e li stordiscono di menzogne: medici, scienziati, associazioni, sindacati, ecc. Le menzogne dei sostenitori del nucleare hanno dovuto affinarsi per diventare più credibili in modo da star dietro alle domande sempre più approfondite dei cittadini. La gestione di una catastrofe nucleare esige il mantenimento dell’ordine (viene formalmente indicato nelle introduzioni dei prospetti sulla gestione nucleare). Questa esigenza non è solo quella dei politici, di qualunque tipo siano state le loro promesse elettorali, essa è una necessità per poter minimizzare gli effetti biologici della catastrofe. In caso di disastro nucleare il “cittadino” è incapace di gestire il suo quotidiano, deve mettersi nelle mani degli “esperti”. Anche se questi non hanno alcun elemento per garantire una gestione “migliore”, sempre meglio delle possibili reazioni violente da parte dei “cittadini” perché la loro violenza potrebbe costargli caro, non tanto in termini di repressione poliziesca quanto in termini sanitari.
Attualmente la menzogna nucleare ha qualcosa di paradossale. La sua credibilità è stata innalzata a livelli molto alti e perciò, se i “cittadini” sono sempre più esigenti, non è per conoscere la verità ma per far sì che queste menzogne credibili evitino loro problemi di coscienza irrisolvibili. Infatti questi potrebbero provocare evidentemente delle “turbolenze sociali” pre-accidentali difficili da gestire sia per gli amministratori della società sia per i cittadini.
Esiste dunque una congiunzione assai curiosa tra la necessità dei gestori di mentire e la necessità dei “cittadini” che queste menzogne siano credibili. Numerosi esperti hanno capito questo problema e intervengono presso i dinosauri nucleari per affidare le menzogne a persone “competenti”, ma questo non è facile.
Fino ad oggi le menzogne e la dittatura degli esperti venivano accettate “volontariamente” bilanciando in modo incosciente i vantaggi (non per tutti) e gli inconvenienti. Adesso questa servitù nei confronti degli esperti è diventata una necessità per la migliore sopravvivenza delle “catastrofi”, qualunque esse siano. Si è passati dalla servitù volontaria alla necessità della servitù. Roger Belbéoch, introduzione a Tchernoblues. De la servitude volontaire à la nécessité de la servitude.
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