Costruzioni di situazioni

geo 1La costruzione di situazioni comincia oltre la rovina dello spettacolo. Il suo crollo è messo a nudo quando il soggetto non è più altro che il consumatore programmato della logica mercantile.
Nella costruzione di situazioni si esprime pienamente l’esigenza del superamento della separazione artistica, limite che nessuna avanguardia ha mai superato.
Tutta la pratica situazioni sta vuole che il soggetto ritorni viveur, soggetto di una creatività espressa e incessantemente reinventata dalla coscienza sensibile. Lo spettatore è incitato a liberarsi della sua passività per mezzo della costruzione di situazioni favorevoli all’intervento umano in un processo vitale costitutivo delle condizioni naturali di creatività e di gratuità.
La situazione costruita è dunque un momento della vita, concretamente e deliberatamente costruito attraverso l’organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di avvenimenti.
Contro tutte le forme regressive, commerciali e infantili del gioco, che hanno oggi invaso massicciamente e visibilmente la vita quotidiana dei consumatori, i situazionisti sostenevano già le forme sperimentali di un gioco rivoluzionario. Hanno così posto le basi del superamento di una separazione che è al cuore di ogni teoria rivoluzionaria: quella tra l’individuale e il collettivo, tra l’uomo concreto e la sua comunità naturale.
Nella condizione presente, dove ogni espressione umana è inghiottita dallo spettacolo, siamo tutti, vuoi in maniera cosciente e organizzata, vuoi inconsciamente e in modo spontaneo, dei presituazionisti che agiscono o che s’ignorano. Quanti sfuggono anche soltanto un po’ al fascino ipnotico dello spettacolo sono tutti individui sensibili al bisogno oggettivo di costruire della situazioni in risposta a uno stesso stato di carenza generalizzata.
La costruzione di situazioni esprime dunque la scelta di un intervento volontario sulla situazione fondamentale per l’uomo, che consiste nel suo essere nel mondo in quanto libero soggetto, individuo sociale.

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